RAGUSA – La ferrovia è una risorsa da valorizzare: il futuro passa dal collegamento con l’aeroporto di Comiso e Catania e dal collegamento che da Licata arriva fino al Trapanese per fare uscire tutta la fascia sud dell’Isola dall’isolamento. Il convengo su “Il Trasporto ferroviario nel Sud Esta della Sicilia”, promosso da Cub Trasporti, Legambiente e Comitato dei Pendolari, non è solo servito ad avanzare proposte concrete, ma anche a fare chiarezza su una serie di inesattezze e falsità sullo stato attuale della linea che da Siracusa porta, attraverso gli Iblei, fino a Caltanissetta.
E’ la tratta che da qualche anno dal Ragusano consente con i treni Minuetto, con una percorrenza di poco più di 4 ore, di raggiungere Palermo e sulla quale Fs ha investito e prevede ulteriori investimenti con un sistema innovativo di controllo e gestione del traffico. Pippo Gurrieri del Cub ha criticato quanti hanno parlato di lentezze eccessive dei collegamenti ferroviari dimenticando, invece, delle innovazioni introdotte negli ultimi anni.
Le proposte avanzate da Claudio Conti di Legambiente riguardano un possibile collegamento con Catania in modo diretto. La prima possibilità è per la via montana con un costo di circa 800 milioni mentre la seconda è il fattibile collegamento tra Ragusa e Vizzini per poi riconnettersi alla linea principale per il capoluogo etneo. Questa tratta servirebbe anche l’aeroporto di Comiso, sarebbe un tracciato più breve ed economico perché il costo stimato è di mezzo miliardo di euro consentendo agli utenti di arrivare a Catania in meno d due ore ma soprattutto metterebbe in connessione i due scali aeroportuali.