Corriere di Ragusa Sicilia

Donna, precaria, spesso straniera: in 11.000 hanno subito infortuni

Donna, precaria, spesso straniera. Sono 11.000 le donne che nel corso del 2022 hanno subito un infortunio sul lavoro. Sebbene in Sicilia il tasso di occupazione femminile si fermi al 29% (oltre 20 punti in più della media nazionale e 12 punti in meno di quella regionale maschile) il numero di 11.000 infortunate sul lavoro supera di ben 5.000 quello dell’anno precedente con un aumento del 66,6% nell’arco dei 12 mesi.

Tra le cause che determinano una situazione di estrema precarietà, in tutti i sensi, sul posto di lavoro, c’è innanzitutto il covid. Le donne, infatti, sono impegnate in prima fila non solo nella sanità ma nei servizi di assistenza sociale, della scuola, della grande distribuzione ed essendo al contatto con il pubblico sono pertanto esposte più facilmente al contagio. Poi ci sono gli infortuni tradizionali, anche perché ci sono tante donne che svolgono lavoro di fatica nell’agricoltura, nell’industria, nelle aziende agroalimentari , turismo e commercio. Va peggio per quelle che lavorano in nero perché la precarietà, a cominciare da turni stressanti, e quindi la tutela sul posto di lavoro non è il massimo e spesso gli infortuni vengono minimizzati o tenuti sotto silenzio.