Calcio, Promozione/D
E’ stata una festa di sport ma è mancata la ciliegina. Il dato ufficiale dice che sono stati 3.333 spettatori sugli spalti del “Cosimo” (foto) a spingere il Vittoria nella gara contro FCM Misterbianco ma non è bastato per vincere. E’ tuttavia una grande soddisfazione per la dirigenza che si vede ripagata degli sforzi che ha profuso da inizio stagione. Il presidente Toti Miccoli, tuttavia, non si adagia e guarda avanti e lancia a nome della dirigenza un messaggio all’amministrazione comunale perché il “Cosimo” diventi uno stadio degno di questo nome.Dice il presidente biancorosso: “Tutte le perplessità e le insidie che si sono avute all’inizio di questa massacrante e al contempo entusiasmante esperienza, si sono sciolte nella soddisfazione e gioia di vedere in questa stagione, per la terza volta e per un campionato di Promozione, uno stadio pieno, degno di palcoscenici di serie B e serie C. Siamo partiti con uno stadio chiuso e inagibile, abbiamo lottato per riaprirlo contando sulle nostre forze, abbiamo ottenuto, lo scorso 23 febbraio, un contributo straordinario dal Comune Di Vittoria che ha coperto solo in parte quanto è stato anticipato per rendere agibile lo stadio “G. Cosimo” (25 mila da parte dell’Ente a fronte di 40.428 spesi dall’associazione).E a questo punto, viste le condizioni pietose del terreno di gioco, dobbiamo, per amore della città e dello sport, immediatamente adoperarci affinché Vittoria abbia una struttura degna della sua tradizione con un terreno di gioco in erba naturale o sintetica.Lo merita la città, lo meritano i tifosi e lo meritano i calciatori, che rischiano seri infortuni e che non possono esprimere alcuna buona geometria di gioco in queste pessime condizioni”.
Miccoli chiederà dunque al sindaco un incontro urgente per comprendere quale sia l’intenzione politica della compagine amministrativa attuale rispetto allo stadio, al terreno di gioco e alla valorizzazione del calcio a Vittoria. La società non è in grado con le sue forze di mettere mano al terreno di gioco. “Qualunque società seria – dice Miccoli- non potrebbe mai sostenere in quanto il calcio, a questi livelli, è esclusivamente passione. Occorre, invece, reperire il prima possibile fondi indispensabili per ridare alla città un campo da gioco che possa dirsi tale, programmando tutto nell’immediato futuro.