ACATE – Nelle indagini sulla scomparsa di Daouda Diane non ci sono sostanziali sviluppi investigativi. Il procuratore Fabio D’Anna lo ha confermato ai 3 componenti della Commissione antimafia che ha tenuto una audizione ad Acate. Il presidente Antonello Cracolici, Jose Marano, e Ismaele La Vardera, hanno incontrato nella sala della biblioteca comunale il prefetto Giuseppe Ranieri, il questore Giusy Agnello, il comandante provinciale dei carabinieri Carmine Rosciano, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Walter Mela. “Stiamo facendo un viaggio in Sicilia, in tutte le province siciliane – ha detto Caracolici – per avere un report sulla condizione della criminalità. Abbiamo voluto individuare dei luoghi simbolo e siamo ad Acate perché abbiamo voluto alzare l’attenzione su un tema che ha colpito l’opinione pubblica e che non vogliamo finisca nel dimenticatoio”. Del mediatore culturale ivoriano non si hanno più notizie dal 2 luglio scorso, nonostante le ricerche portate avanti su tutto il territorio.
“Un mistero come questo non può essere tollerato” ha aggiunto Cracolici, riferendosi alla vicenda di Daouda Diane. “Si procede su diverse ipotesi investigative e contiamo sulla collaborazione della popolazione – ha dichiarato il procuratore D’Anna – chi lo ha visto per l’ultima volta? Per noi l’ivoriano è scomparso alle 14 del 22 luglio scorso. Il cellulare non è stato intercettato nella zona di Acate e si è spento quasi in concomitanza delle 14, quando è stato tracciato in una zona molto vasta del territorio preso in esame”.