RAGUSA – Controlli e divieti in centro storico a Ragusa. L’amministrazione delimita il perimetro entro il quale sono imposte limitazioni per prevenire episodi delinquenziali e di danneggiamento al patrimonio urbano. L’ordinanza si propone anche di essere a tutela del decoro e nello stesso tempo salvaguardare la sicurezza dei residenti e di quanti scelgono i locali del quadrilatero attorno alla cattedrale per il proprio tempo libero. “Non potevano sfuggirci – afferma il sindaco Peppe Cassì – le segnalazioni di una crescente tensione sociale in una zona del Centro dovuta alla reiterazione di comportamenti inopportuni. Dopo aver analizzato il fenomeno, la sua natura e le modalità con cui si manifesta, abbiamo disposto il rafforzamento dei controlli ed emanato un’ordinanza specifica per l’area limitrofa a Piazza San Giovanni che merita regole specifiche per il rispetto del suo decoro”.
L’ordinanza prevede multe per i trasgressori da 25 a 500 euro ma anche la rimozione di rifiuti e materiale residuo a cura dei titolari dei locali che insistono nella zona. L’ordinanza resterà in vigore fino al 30 giugno dalle 17 alle 6 del mattino di tutti i giorni e prevede che nel periodo indicato non si possano vendere bevande alcoliche per il consumo sul posto. Inoltre su sagrato antistante la cattedrale non si potrà giocare a pallone, non si potranno utilizzare monopattini, skateboard e pattini. Divieto anche per qualsiasi forma di diffusione di musica.
E intanto Confimprese iblea plaude all’iniziativa del comune di Ragusa che impone regole, attraverso questa specifica ordinanza, in particolare sul sagrato della cattedrale San Giovanni Battista e in tutto il perimetro del centro storico. “Da 7 anni abbiamo denunciato una situazione di grande emergenza – spiega Peppe Occhipinti, presidente territoriale di Confimprese iblea – al nostro grido di allarme, questa volta, si sono uniti pure i residenti. Grazie a loro, finalmente, l’amministrazione comunale si è attivata con una specifica ordinanza”. Confimprese invita dunque l’amministrazione ad organizzare un tavolo di confronto con le associazioni di categoria per calendarizzare eventi che possono fare rivivere, nuovamente, il cuore della città.