L’ex assessore alle infrastrutture e ai lavori pubblici del fu governo Musumeci, ovvero Marco Falcone, oggi assessore al bilancio del governo Schifani, aveva annunciato nel settembre 2022 l’apertura dello svincolo autostradale di Modica per l’inizio del 2023. Una data che è abbondantemente già saltata e che si pensava fosse rinviata a Pasqua. Invece non sarà così, perché prima dell’estate il tratto di autostrada fino a Modica non potrà essere completato, ammesso e non concesso che il Consorzio autostrade siciliane (Cas) trovi i soldi per saldare le imprese. Perché il problema, non da poco, sta tutto qua: la vertenza è stata ufficialmente aperta dalla Cosedil, ditta appaltatrice dei lavori, che ha coinvolto la Presidenza della Regione sull’ultimazione dei lavori dei lotti 6,7 e 8 dell’autostrada Siracusa Gela che dovranno portare, per l’appunto, allo svincolo per Modica.
I lavori da qualche settimana vanno a rilento e l’impresa appaltatrice ha scritto al presidente Schifani per lanciare l’allarme su un probabile blocco di tutte le attività nel cantiere a causa della grave situazione debitoria del Consorzio Autostrade Siciliane che non paga regolarmente i crediti scaduti e in particolare il caro materiale attraverso il Fondo per l’adeguamento dei prezzi per le lavorazioni già eseguite.
I mancati pagamenti si ripercuotono su tutto l’indotto che lavora per il completamento del tratto fino a Modica con imprese di trasporto, movimento terra, forniture e servizi vari. Sembra di rivivere la storia del tratto che portò l’autostrada fino a Rosolini quando i lavori furono bloccati per oltre un anno in attesa che arrivassero i soldi per pagare i vari stati di avanzamento. Tra le imprese coinvolte si parla di una situazione “grave e preoccupante” come sostiene uno degli imprenditori che si occupa di trasporti. Da parte sua la Cgil sta seguendo da vicino l’evoluzione della vertenza. In ogni caso è bene precisare che i lavori, seppure a rilento, proseguono con la fondamentale posa del manto d’asfalto, cui dovranno seguire i necessari collaudi che porteranno all’apertura del tratto autostradale fino a Modica entro, come accennato, la prossima estate.
L’ALLARME DELL’ANCE: “NON ABBASSARE LA GUARDIA”
“Apprendiamo che il Consorzio Autostrade Siciliane versi in difficoltà con il regolare saldo dei crediti scaduti nei confronti dell’impresa appaltatrice dei lotti 6-7-8 dell’Autostrada Siracusa – Gela da Rosolini a Modica (Cosedil S.p.A.), e in aggiunta, pare che il medesimo Cas sia in grave ritardo anche nei confronti del ristorno degli aumenti legati al caro materiale e non abbia provveduto all’adeguamento dei prezzi per le lavorazioni già eseguite; questo stato di fatto, in ogni caso, sta causando uno condizione di grave crisi non solo per l’Impresa ma per tutte le decine di aziende locali che stanno lavorando per la realizzazione dell’opera”. Così il presidente di Ance Ragusa Giorgio Firrincieli, non appena ha appreso la notizia della situazione critica nel cantiere della Rosolini Modica.
La conseguenza, drammatica, potrebbe essere quella di vedere una prossima interruzione dei lavori nonostante, mantenendo gli attuali ritmi produttivi, mancherebbe solo qualche mese alla possibilità di completare i dieci chilometri mancanti fino allo svincolo di Modica.
“La nostra preoccupazione – continua Firrincieli – non è soltanto legata al possibile blocco dei lavori sulla Rosolini Modica ma è anche legata all’avvio dei lavori della Ragusa Catania. Infatti l’attuale sede stradale della 514 sarà interessata da una serie di interventi che vedranno, quasi certamente, l’installazione di numerosi semafori e strade alternative, anche impervie, per cui se non fosse disponibile la Rosolini-Modica, quale percorso alternativo da e per Catania, il viaggio per arrivare al capoluogo etneo o per tornare negli iblei si trasformerebbe in un incubo con tempi di percorrenza improponibili e questa è una opzione da scongiurare con forza e determinazione.”