Crolli Fornace Penna: danneggiate le arcate del 2° piano e non solo. La situazione sembrava grave

Corriere di Ragusa Attualità

Crolli Fornace Penna: danneggiate le arcate del 2° piano e non solo. La situazione sembrava grave

SCICLI – Le arcate del secondo piano della fornace Penna sono crollate e pochi conci resistono ancora a sorreggere quelle del primo piano (foto). Sulla ciminiera, o quel che resta di essa, c’è uno spacco già esistente ma che l’effetto del vento di questi giorni ha allargato mettendone a rischio la sopravvivenza. La fabbrica dell’edificio è ormai a pezzi e la corrosione ormai è evidente anche in quelle parti, quali il primo ordine di arcate che avevano resistito. I danni causati da vento e pioggia erano sembrati in un primo momento ben più gravi, ma ciò non toglie che non c’è tempo da perdere.

Il sopralluogo alla luce del giorno di tecnici, ma anche di residenti affezionati alla fornace, esclude un crollo complessivo, ma evidenzia un degrado ancora più diffuso e difficile da arginare se non si interviene subito. E’ una richiesta di aiuto alla parte sana e più sensibile del territorio ibleo per preservare quanto resta e magari migliorarlo. L’architetto Mark Cannata, molto attento al mantenimento della cultura identitaria del territorio, lancia un appello: “La cultura di un popolo si misura anche da come si conserva e ci si prende cura della memoria comune rappresentata in maniera solida dai nostri edifici storici.

La lenta e inesorabile agonia della Fornace Penna – aggiunge – è un riflesso di un decadimento socioculturale di una società che non sa valorizzare quanto lasciato dalle generazioni precedenti e che rischia di lasciare un’eredità negativa alle prossime generazioni”. La battaglia per la Fornace Penna parte da lontano, ma non è stata vinta, anzi ha fatto passi indietro e perchè l’incuria e gli agenti atmosferici hanno inciso profondamente. “Allora – prosegue Cannata – il vero invito è rivolto agli imprenditori locali, che, godendo delle giuste agevolazioni fiscali, e della possibilità di prelazione sulla fruizione dei servizi, siano le guide ed i riferimenti per superare questo stallo ed aiutare la comunità – conclude – a fare un passo avanti verso la civiltà ed il rispetto della cultura”.