Il quadro delle candidature a sindaco comincia a delinearsi. A circa 3 mesi dal voto, partiti e movimenti accelerano e le alleanze cominciano a farsi più nette. Punto di partenza è la candidatura annunciata e ufficializzata di Peppe Cassì, sindaco uscente e candidato da battere. Cassì non vuole partiti e bandiere con sé, ma si pone alla guida di movimenti e gruppi civici, riproponendo così l’esperienza che lo ha portato alla sindacatura. Cassì ha incassato, anche se non è ancora ufficiale, il sostegno di un altro “autononomista” per eccellenza, quale Ignazio Abbate, parlamentare della Dc Nuova che porta in dote nel capoluogo 3 consiglieri comunali. Poi l’accordo con Ragusa Prossima e Ragusa Terra madre.
La candidatura Cassì pone un problema al centro destra ed in particolare a Fratelli d’Italia, primo partito per consensi in provincia e nel capoluogo, che non può permettersi di essere assente o di esprimere una candidatura debole. A tutt’oggi si è alla ricerca della persona giusta. Un nome spendibile potrebbe essere quello di Maurizio Tumino, ingegnere, consigliere comunale, che con il suo Insieme cerca di coagulare forze anche esterne. Nel campo progressista l’accordo è fatto e il candidato sindaco sarà Riccardo Schininà, avvocato, già consigliere comunale con i Ds nel 2006, che ha deciso di mettersi in gioco anche grazie al fatto che sul suo nome ci sarebbe un asse politico abbastanza ampio.