Sono trascorsi 7 mesi dalla scomparsa di Daouda Diane, il mediatore culturale ivoriano di cui non si hanno più notizie. Un’assemblea di lavoratori, sindacati e forze politiche si è tenuta ad Acate al centro “Passpuort”. “Chi tocca uno tocca tutti. Verità e giustizia per Daouda” è stato il tema dell’incontro promosso dal sindacato Usb Ragusa, dall’associazione culturale Controvento e da Rifondazione comunista. Hanno partecipato il Comitato No Muos, la Federazione degli anarchici, il Cub (Confederazione unitaria di base), il Comitato terre pulite, Unione popolare e il sindaco di Acate, Giovanni Di Natale. “Oggi sappiamo che le indagini hanno fatto dei passi avanti, con l’iscrizione nel registro degli indagati di alcune persone – ha detto Michele Mililli, rappresentante provinciale Usb – Non ci fermeremo finché non avremo una verità sulla sorte del nostro amico Daouda. Intanto avviamo un’azione per far sì che vengano garantiti i diritti di chi lavora nella Fascia trasformata, per evitare ogni sfruttamento”.
Il sindaco Giovanni di Natale ha annunciato l’apertura di uno sportello informativo a Marina di Acate e si attiverà un pulmino per risolvere il problema dei trasporti. A Marina di Acate servirebbe anche una scuola materna e il Provveditorato non ne ha ancora garantito l’istituzione duratura. I migranti hanno chiesto dei corsi per la lingua italiana e il Comune di attivare i corsi del Cpa, che erano stati sospesi per il Covid. Il tavolo permanente istituito oggi si riunirà con cadenza periodica e continueranno le assemblee dei lavoratori immigrati per chiedere “giustizia per Daouda”.