Corriere di Ragusa Sicilia

In Sicilia solo un contratto di lavoro su 5 è a tempo indeterminato

In Sicilia solo un contratto di lavoro su 5 è a tempo indeterminato e la laurea non è per niente garanzia di assunzione. I posti di lavoro restano comunque pochi così come riporta il bollettino trimestrale Excelsior di Unioncamere e dell’Anpal, che fotografa il fabbisogno di manodopera delle imprese. Se all’inizio dell’anno le assunzioni stimate crescono del 14% rispetto al 2022, è anche vero che il mondo del lavoro siciliano offre un panorama di contratti a tempo determinato con tutta una serie di formule che vanno dalle collaborazioni Co.co.co. alle somministrazioni.

Solo il 21% è a tempo indeterminato, 4 punti sotto lo stesso periodo dello scorso anno quando la percentuale si attestò sul 25%. I contratti a tempo determinato sono il 53% e d il resto va sotto formule precarie e circoscritte nel tempo. Le aspirazioni di chi è qualificato e ha un titolo di studio come la laurea sono mortificate perché solo nel 20% dei casi è richiesta la laurea mentre per il 33% non si prevede alcun titolo. Un altro terzo delle nuove assunzioni riguarda i diplomati e per il restante 15% basta la qualifica o il diploma professionale. Il profilo richiesto si colloca attorno ai 30 anni mentre i settori che più fanno richiesta sono i servizi alle persone e le costrizioni (4 richieste su 10). In questo settore specifico in Sicilia si prevede un notevole incremento a marzo. Dopo l’edilizia tirano il commercio, la ristorazione e il turismo. Qui servono fino a marzo 2.730 addetti ma con la primavera e la bella stagione si arriverà a toccare una quota di quasi 10 mila unità di personale.