Volley, A3
Volley Modica- Ortona: 1-3 (25/17, 20/25, 19/25, 19/25)
Volley Modica: Raso 9, Capelli 12, Putini 1, Chillemi 13, Quagliozzi 16, Princi 3, Garofolo 7, Saragò, Petrone, Nastasi (L1), n.e.: Aiello (L2), Firringieli. All. Giancarlo D’Amico
Ortona: Fabi 5, Bertoli 16, Iorno, Marshall 21, Di Tullio, Bulfon 17, Arienti 12, Ferrato 4, Benedicenti (L1), n.e.: Vindice (L2), Pollicino,Palmigiani. All. Lanci
Arbitri: Stancati di Brindisi e Giorgianni di Roccalumera
Parte bene il Volley Modica ma è Ortona a vincere. La vicecapolista impone la forza fisica e tecnica del suo sestetto ed ha un Marshall in più. Gli abruzzesi sono bravi a non mollare dopo avere perso il primo set e costruiscono la loro vittoria punto su punto. Modica si porta subito avanti (8-5) ed insiste sulle ali dell’entusiasmo con Raso, Chillemi, Quagliozzi e Capelli che mettono palloni a terra con continuità. Il vantaggio si fa rassicurante (21-17) e Chillemi e Quagliozzi assicurano i punti decisivi. Al cambio di campo Ortona si riorganizza. Marshall e Bulfon sono motivati e guidano i compagni sul 4-8. Modica prova a rimanere in scia e ci riesce fino a un certo punto (13/16), poi Ortona alza il ritmo e allunga definitivamente fino al 20/25 che rimette in parità la sfida. Nel terzo set Modica prova a reagire e la sfida si fa equilibrata. I padroni di casa rispondono colpo su colpo alla formazione ospite e riescono a mettere il muso avanti (8/7). Ortona non si lascia intimorire e a metà frazione va avanti di 3 (13-16) per una partita che si fa vibrante. Poi il break decisivo degli ospiti che allungano fino al 15/21 che indirizza il parziale che chiudono con un 19/25 che li porta avanti nei set. Nel quarto set Ortona fa valere la sua maggiore esperienza e alzando i ritmi di gioco mette subito in chiaro le sue intenzioni (3/8). Modica prova a reagire, ma il sestetto di Lanci sente vicino il traguardo e non molla di un millimetro. A metà frazione il vantaggio (9/16) è rassicurante e deve essere solo gestito. Dopo un’ora e mezza di gioco Ortona chiude la sfida con il solito Marshall.