Cassì tira dritto, Abbate punta su Ragusa con “imprinting” a Modica

Corriere di Ragusa Politica

Cassì tira dritto, Abbate punta su Ragusa con “imprinting” a Modica

Il sindaco di Ragusa Peppe Cassì (foto) vuol correre da solo e il deputato regionale Ignazio Abbate “allunga le mani” su Ragusa. A maggio si vota per rinnovare le amministrazioni del capoluogo, di Modica, Comiso e Acate. Ma mentre in questi 2 ultimi comuni i giochi sono praticamente scontati con l’attuale sindaco Maria Rita Schembari sicura ricandidata e l’uscente Giovanni Di Natale ad Acate, i giochi sono apertissimi a Ragusa e Modica. La volontà dichiarata di Peppe Cassì di non volere avere bandiere politiche nella sua lista ma di volere mantenere il carattere civico della sua lista ha suscitato subito reazioni piccate in Fratelli d’Italia, primo partito in provincia, che esprime il senatore Salvo Sallemi ed il deputato regionale Giorgio Assenza.

Fdi è quindi pronto a schierare un suo candidato, aprendo di fatto una lotta all’interno del centro destra provinciale di cui è anche espressione, tra gli altri, Ignazio Abbate. Proprio quest’ultimo sembra essersi già messo in movimento, “agganciando” Peppe Cassì e garantendogli il suo appoggio, volendo così replicare il “Modello Modica” anche nel capoluogo. Abbate, infatti, per ben 2 legislature ha fatto a meno dei partiti e ha governato con una colazione a sua misura. Tutto da vedere, tuttavia, quale sarà il vero impatto del deputato Dc nel capoluogo e quale forze riuscirà a coagulare visto che i suoi 14.000 voti alle Regionali sono venuti per il 90% solo da Modica.

Abbate, inoltre, pensa anche e soprattutto a Modica, dove vuole mantenere il suo “imprinting”. I suoi più stretti collaboratori sono già in movimento per dare continuità all’esperienza amministrativa avviata dall’ex sindaco già 9 anni fa. Abbate vuole un suo uomo a Palazzo S. Domenico e pensa ad una soluzione “in famiglia”, ma le sue scelte dovranno giocoforza essere condivise perché, in caso contrario ,anche a Modica, così come a Ragusa, sarà guerra anche per limitare il deputato regionale che non nasconde di volere crescere ancora.