Calcio, Eccellenza/B
La Virtus Ispica mastica amaro. I giallorossi sono usciti a testa china dal campo nonostante una partita gagliarda ed ormai la convinzione di avere portato un punto che, ottenuto contro il Modica, sarebbe stato oro. Non è andata così e Peppe Trigilia non ci sta. “In occasione del goal avremmo dovuto stare più attenti, più concentrati -dice il tecnico giallorosso- Non si può consentire a un giocatore avversario di compiere 25 metri di campo a una manciata di secondi dalla fine. Doveva essere contrato per impedirne qualsivoglia conclusione. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi che, anzi, hanno dato l’anima fornendo piena dimostrazione di attaccamento alla maglia. Basti pensare che qualcuno dei nostri giocatori, al termine del match, per scaricare la tensione e naturalmente arrabbiato per la sconfitta, si è lasciato andare a un pianto liberatorio. Sono circostanze che ci fanno comprendere quanto i giocatori tengano a questi colori. E su tali basi, sulla determinazione che ci deve spingere a fare bene, dobbiamo cercare di costruire il nostro futuro affinché lo stesso possa essere il più solido possibile, facendoci ottenere quei punti che si rendono necessari per migliorare al massimo la nostra classifica”.