Calcio, serie D/I
Filippo Raciti (foto) chiede scusa. Ai tifosi e alla società non solo per la sconfitta contro il Trapani ma per i 5 gol subiti, per le espulsioni e per il nervosismo che ha caratterizzato tutta la squadra. Dice il tecnico: “Prendere cinque gol non fa mai piacere. Detto questo, ritengo che sulla partita, e chi l’ha vista potrà dirmi se ho torto o ragione, ci sia ben poco da commentare. Dopo appena 20 secondi è stato buttato via il lavoro di una settimana condotta per cercare di arrivare pronti, nella maniera migliore, a una sfida a cui tenevamo. Dai primissimi istanti sino alla fine abbiamo assistito a un via vai di cartellini, a destra e a manca, che, secondo me, hanno rappresentato un’esagerazione. Neppure nelle categorie inferiori abbiamo visto un arbitraggio del genere. Per non parlare della seconda espulsione senza senso ai nostri danni, cioè quella di Randis”. Un atto di accusa per la conduzione arbitrale che viene anche dal presidente Giacomo Puma: “Siamo assolutamente insoddisfatti dell’arbitraggio. Le scelte compiute ci hanno penalizzato e in maniera pesante. Sarebbe tuttavia grave sia per il tecnico sia per i giocatori che non bisogna cadere nelle trappole di avversari o anche della terna arbitrale. Il Ragusa ha sbagliato tutto e pagherà anche in termini di disponibilità di giocatori. Cacciola e Randis saranno squalificati, Diallo non fa più parte della rosa, Grasso, Pertosa e Gerardo Strumbo sono ancora non in perfette condizioni. Gli azzurri sono attesi da due trasferte consecutive e non c’è da stare allegri. Prima Castrovillari e poi S. Luca sono ostacoli duri e bisogna subito mettersi in carreggiata. Tocca a Raciti, che sarà anche lui squalificato, rimettere insieme i cocci di una giornata da dimenticare.