Basket, A1
Quale futuro per la Virtus Eirene? E’ la domanda più ricorrente che si pongono i tifosi dopo un inizio campionato che ha sovvertito, in negativo, tutti i programmi ed i propositi della vigilia. La quinta sconfitta, di cui 4 consecutive, acuisce la già evidente crisi tecnica esplosa con le dimissioni di Mirco Diamanti. L’avvento di Beppe Caboni sulla panchina non ha portato bene ed ancora una volta Ragusa ha pagato carissimi errori di tiro, concentrazione e posizione nelle fasi finali della gara contro Sassari. Era successo con Venezia, Campobasso, S. Martino ed anche con Crema. Coach Caboni allarga le braccia: “Abbiamo sicuramente da sistemare delle cose dopo il cambio di allenatore, ed il viatico migliore sarebbero stati i due punti. Purtroppo abbiamo mancato in tutte le situazioni decisive sia in attacco che in difesa ma faremo sicuramente tesoro per le partite a venire”. La Virtus Eirene è nella fascia più bassa della classifica ma quale che preoccupa è l’involuzione di alcune giocatrici chiave. In campo manca la leader capace di imporre ritmi, dettare i tempi ed assumersi responsabilità le straniere, almeno finora, non sono state all’altezza della situazione facendo rimpiangere chi le ha precedute. Il contributo di Hampton e Anigwe è stato inferiore alle attese e qui sta forse il tema della crisi biancoverde. La società sta valutando cosa fare con la conduzione tecnica. In campo due ipotesi. Quella di continuare con Caboni con una soluzione interna che farebbe risparmiare e non provocherebbe ulteriori traumi visto che il tecnico sardo conosce già l’ambiente. Seconda ipotesi, ma meno plausibile è quella di chiamare un tecnico di sicuro affidamento e d valore per risollevare le sorti della squadra e soprattutto rientrare nel giro delle prime.