I siciliani fuggono dall’Isola. Europa, con la Germania in testa, Stati Uniti, ma anche regioni come Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna sono le destinazioni scelte da chi per necessità lascia la propria città d’origine. Secondo il report Fondazione Migrantes “Italiani nel Mondo” sono 808.844 i siciliani che hanno staccato il biglietto di sola andata. Verso il Centro Nord si sono spostati 222 mila siciliani nell’arco degli ultimi 20 anni. La regione dove c’è una vera e propria colonia di siciliani è la Lombardia: lì sono emigrati poco meno di 68mila siciliani, più di tutta la città di Trapani, con in testa Milano. La seconda è l’Emilia Romagna con 33.600 e segue il Lazio (24.200), con Roma in testa. Un depauperamento sociale, economico di una regione che non riesce ad offrire opportunità di lavoro, qualità della vita, occasioni di progressione sociale. La scelta, soprattutto per i più giovani, in particolare se in possesso di un titolo di studio è obbligata o quasi. Riesi, Barrafranca, Ravanusa, Palma di Montechiaro, Leonforte, Licata, Grammichele sono gli otto comuni che vantano il non invidiabile primato tricolore di centri tra 100 mila e 10 mila abitanti con maggiore incidenza per cittadini iscritti all’Aire. L’Anagrafe dei connazionali all’estero. Nel report emerge anche come Ragusa sia la provincia da cui si emigra di meno grazie ai suoi 33.239 residenti che hanno scelto una nuova strada ed in particolare quella che porta nelle ricche città del Nord della Germania e verso il Regno Unito. Il Paese più accogliente è infatti la Germania dove si contano 250 mila siciliani, seguita dal Belgio con 99mila, Argentina 99 mila, Svizzera 75 mila, Francia 61 mila. Negli Stati Uniti i siciliani sono 54 mila, nel Regno Unito 39 mila e nella lontana Australia 25 mila. Con il suo popolo migrate la Sicilia risulta la prima regione d’Italia per emigrati all’estero, con poco meno del 14% di tutta Italia. La provincia che più si è spopolata è l’Agrigentino, che ha 160mila “expat” con molti grandi comuni di questa che si trovano nella top ten dei municipi siciliani con più emigrati all’estero: dopo Palermo (36.771), Catania (23.402), c’è Licata, che ha 17mila abitanti fuori confine e 34mila rimasti nel paese. Seguono Messina (14.153) e poi Comuni come Palma di Montechiaro (12.136), Favara (10.594) e Adrano (9.137), che sopravanzano persino un capoluogo come Siracusa (circa 9mila). Mentre ci sono altri piccoli Comuni, dove gli emigrati sono il triplo dei residenti come ad Acquaviva Platani (Caltanissetta) o il doppio, come Sant’Angelo Muxaro (Agrigento) e Basicò (Messina). L’unico dato positivo, se così si potesse interpretare, è che la pandemia ha rallentato i flussi del 30%, dato che le partenze nel 2020 erano state 10.400.
