Il turismo trascina in su gli aeroporti siciliani. I 4 scali sono tutti in crescita stando ai numeri ufficiali di fine ottobre e per le società di gestione è venuto il momento di fare il consuntivo della stagione estiva anche se permangono buone le prospettive soprattutto a dicembre grazie al traffico generato dalle vacanze e dai rientri del periodo natalizio e di fine anno. Comiso nella graduatoria degli scali siciliani è quello che fa meglio in percentuale perché ad ottobre ha fatto segnare un aumento del 16,79% e a settembre del 41% rispetto al periodo pre pandemico. Il Pio La Torre ha registrato infatti 31.150 passeggeri rispetto ai 26.671 del 2019, con una crescita del 16,79 per cento. Nel periodo giugno settembre è stata raggiunto il 32% in più con il mese di settembre che è stato quello con più transiti. Nonostante la non ampia offerta di voli e di destinazioni l’aeroporto ibleo ha fatto la sua parte e conferma di potere stare sul mercato oltre ad avere potenzialità di sviluppo se la Sac investirà di più non solo in termini di collegamenti ma anche di miglioramento delle strutture per rendere lo scalo più appetibile ed accogliente. Rispetto ad un aumento del traffico e del numero dei passeggeri i locali dell’aerostazione risultano angusti rispetto al numero di persone che deve accogliere soprattutto se alcuni voli sono concomitanti. In termini di infrastrutture pesa ancora il mancato completamento della bretella stradale che collega con Comiso e che obbliga al momento l’interruzione dell’arteria rendendo più difficile di fatto il collegamento con quanti vogliono dirigersi verso le località della costa. Comiso ha comunque tutte le potenzialità per svolgere un ruolo importante se la Sac, dopo avere acquisito Soaco divenendo così il gestore dello scalo ibleo, investirà con lungimiranza creando uno scalo non solo di supporto a Catania realizzando quel sistema complementare del Sud Est che è nei suoi programmi.
